La pratica

Massimo Armellino CSK Centro Studi Karate Cuneo

 

Una lezione "tipo" di karate è solitamente suddivisa in quattro parti.

 

TAISO, dal giapponese 体 tai "corpo" e 操 so "tempra", letteralmente "tempra del corpo".

 

KIHON dal giapponese ki (fondamenta o radici) e hon (base).

 

KATA generalmente tradotto come "forma".

 

KUMITE  si compone della parola kumi, che significa "mettere insieme", e della sillaba te, che significa "mano". 

 

Tutti queste parti sono strettamente interconnesse le une con le altre. 

 

Alcuni esempi. 

Succede che troviamo difficoltoso l'apprendimento di un particolare passaggio di un kata. Forse è il kata che ci dice che dobbiamo tornare al kihon e perfezionare maggiormente le tecniche in questione.

O ancora. 

Una particolare tecnica del kihon ci risulta particolarmente ostica. Probabilmente è necessario un taiso "dedicato" a potenziare i muscoli e i legamenti utilizzati in quella particolare tecnica. 

 

Questo "lavoro" su noi stessi ci accompagnerà per tutta la vita. Anche perché ogni giorno che passa noi cambiamo e non solo fisicamente. E noi siamo sia lo strumento che la manifestazione della nostra arte. Aspireremo sempre alla perfezione pur sapendo che non la raggiungeremo mai.

 

 

Credetemi è un "viaggio" bellissimo...è la "Via del karate".