GICHIN FUNAKOSHI

Massimo Armellino CSK Centro Studi Karate Cuneo

Appesa sulla parete principale (Shomen) di ogni dojo di karate Shotokan, anche qui a Cuneo, è appesa  una fotografia che raffigura un anziano signire.

 

È il Maestro Gichin Funakoshi (1868-1957) cui si deve la diffusione del karate in Giappone da dove poi si è diffusa nel resto del mondo.

 

La sua scuola prende il nome dall' insegna posta nel 1938 all' ingresso del suo dojo su cui era appunto scritto Shotokan.

"Shoto" ( fruscio nella pineta ) era lo pseudonimo con cui Funakoshi firmava le poesie che scriveva. Infatti fin da giovane amava comporre poesie. "Kan" invece significa casa.

Quindi "la casa nel fruscio nella pineta".

 

Ma partiamo dall' inizio e ripercorriamo velocemente le principali tappe della sua vita.

 

Verso i dodici anni, siamo circa nel 1880, inizia a praticare karate.

 

Il suo primo Maestro è Anko Asato (1827-1906). Malgrado la reputazione di Asato, di essere un grande Maestro, non risultano altri suoi allievi. Questo sembrerebbe confermare come prima del XX secolo la trasmissione avvenisse da Maestro ad allievo.

 

Pochi anni dopo incontrerà il Maestro Anko Itosu (1839-1915). Forse sarà stato lo stesso A. Asato a presentarglielo. Infatti i due sono amici nonché allievi entrambi del famoso Sokon Matsumura. 

Probabilmente continuerà a praticare sotto la guida di questi due Maestri sino alla loro morte. Almeno mi piace pensarlo...si resta sempre allievi anche quando si diventa maestri.

 

Il 1921 è l' anno zero. Il Principe Imperiale è a Okinawa. Funakoshi viene incaricato di organizzare una dimostrazione di karate in suo onore.

L' anno successivo andrà in Giappone per presentare il karate in occasione di un esposizione nazionale di educazione fisica.

Non tornerà ad Okinawa.

 

Anche Il suo karate si sta trasformando. 

Gli ideogrammi che originariamente rappresentano la parola karate significavano "la mano della Cina". Funakoshi intorno al 1930 sostituirà definitivamente nel suo karate l' ideogramma che significa "Cina" con l' ideogramma che significa "vuoto" ( il primo a utilizzare il nuovo ideogramma era stato nel 1905 il Maestro Hanashiro Chomo un altro allievo di "Bushi" Matsumura). Aggiungerà anche il suffisso "do" (via) che andrà a sostituire il suffisso "jutsu" (arte)   nel tentativo di integrare la cultura giapponese del budo nel suo karate. 

E' lo strappo con il karate di Okinawa. Ad aumentare ulteriormente la differenza con il karate di Okinawa contribuirà Gigo (1906-1947) il terzo figlio di Funakoshi. Egli progressivamente introdusse cambiamenti di carattere tecnico, come la maggior ampiezza delle tecniche, che modificarono molto il karate di G. Funakoshi.

 

Nel 1945 il dojo Shotokan è distrutto dai bombardamenti americani. Pochi anni dopo Gigo muore e anche la moglie. Colpi durissimi per Gichin Funakoshi.

Però si rialza. Jinsei nana korobi ya oki  ovvero sette volte giu otto su.

Nel 1949 è a capo della appena formata J.K.A. Japan Karate Association...la storia del karate Shotokan che conosciamo oggi è cominciata.

 

La foto del Maestro Gichin Funakoshi è appesa in tutti i dojo di karate dove si pratica Shotokan. Il saluto rivolto verso di lui ( Shomeini Rei ) è anche un segno di rispetto e riconoscenza verso tutti quei Maestri e allievi che nel corso del tempo hanno contribuito a trasmetterci questa arte marziale.